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Storie di vite, di uomini che incontrano l’animale, di animali che si fanno uomini. Collisioni e frustrazioni dell’intelletto raccontano la dura strada verso la redenzione. Una salita in coesistenza di bene e male, dove quest’ultimo tenterà, in ogni modo, di ostacolare il raggiungimento della meta. Esperienze racchiuse in un fermo immagine di parole, che incalzano, impattano e rimbombano nella mente, sino ad attecchire e a far fiorire il buono. Surreali e reali più del reale stesso, le dinamiche di micro storie, scritte con disarmante semplicità, spalancano la porta laddove non sempre si ha coraggio di guardare. Le sinapsi corrono sul filo di antiche visioni di un visionario di un tempo ancora lontano, ma a portata di mano: il tempo della rinascita dell’umanità umana. Nessuno è protagonista. Nessuno è comparsa. Il tutto avvolge e insegna, senza la presunzione di volerlo fare.
Sul banco da lavoro di Stefano, un grosso pezzo di legno. Lo squadra, lo afferra, lo gira e rigira, sino a quando, improvvisa e inaspettata, arriva una fitta, un sottile dolore acuto. Una scheggia gli si è conficcata nell’indice della mano destra. Con l’utilizzo di una lente, si coglie il piccolo foro d’entrata. A occhio nudo, è pressoché invisibile. La presenza della maledetta si manifesta solo al tatto. Basta sfiorare la pelle, perché il dolore si rinnovi. L’indesiderata va rimossa. Stefano applica pressione, ai lati della microscopica lesione. La scheggia sembra posizionata sottopelle, c’è da sperare che la capocchia fuoriesca in fretta, per riuscire a estrarla, nell’interezza. Niente, la sciagurata non vuole saperne di levarsi di torno. È penetrata e si è accomodata. Ci vuole un ago, per disfarsene…
Se le schegge son di legno, può capitare che il non estrarle sia la miglior soluzione, ma se le schegge son di vita, il tormento va sradicato, prima che diventi rimpianto ostinato.
Angelo Bassi, udinese, classe “anta”, è alla sua prima esperienza editoriale. Amante della scrittura e della vita, porta al lettore storie suggeritegli dalla vita stessa. Restio nel raccontar di sé, fa della narrativa strumento espressivo, che rende universali le esperienze personali.
anno: 2022
pagine: 132
formato: 14x21cm
ISBN: 979-12-80824-01-1