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Marina è una bambina baciata dalla fortuna: è bella, intelligente e amata. Tra la metà degli anni Quaranta e i Cinquanta del Novecento, è la reginetta di un quartiere colorato e vivace, nel centro di una cittadina toscana, popolato da un’umanità affettuosa. Quel mondo quieto viene violato dall’irruzione della Bestia che travolge Marina e, dopo aver segnato per sempre il suo corpo, la scaraventa in un tenebroso sottosuolo.
Marina, però, scorge nel buio il luccichìo di una Pietra-bussola, riesce ad afferrarla e a trattenerla, e grazie alla sua luce potrà evitare, sebbene in un percorso pieno di trabocchetti e insidie, di essere divorata dall’insaziabile Bestia. La Pietra e la Bestia duellano senza tregua lungo l’intera esistenza di Marina fino ai giorni nostri. Giorni di una nuova Bestia, enorme e feroce, che si chiama Covid 19 e una volta ancora semina morte nel mondo: di fronte a lei, Marina sente di nuovo dolere l’ingiustizia patita tanti anni fa e insieme avverte l’urgenza di dare ordine al caos antico. Una domanda di Marta, la nipotina adorata, accende il racconto della nonna, che rievoca gli anni incontaminati prima della malattia, poi il tempo dell’oscurità disperata, poi l’apparire di un chiarore che promette di diventare luce piena. Nell’ultima parte del romanzo, la narrazione si trasforma: Marta chiede alla nonna di raccontarle il resto della sua vita attraverso oggetti cari che condensano memorie, purché ciascun ricordo assuma, come un dono di nonna amorosa, la forma di una fiaba.
Laura Cappellini è nata nel 1946 a Pistoia. Si è laureata a Firenze in lettere e poi in psicologia sociale, ha insegnato e svolto attività di formazione per docenti, nonché di consulenza psicopedagogica. Ha dedicato studio e passione all’analisi dei mutamenti all’interno della famiglia, alla prevenzione del disagio in adolescenza e alla differenza di genere. È socia fondatrice dell’associazione pedagogica «Crescere»
anno: 2022
pagine: 280
formato: 14x21cm
ISBN: 979-12-80824-05-9