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Tano, pecoraio siciliano, ha il pallino degli affari, una volontà ferrea e un guru americano per amico, Vincent. Tra consigli consumati insieme a ricotte, sarà proprio Vincent a instradare Tano all’imprenditoria. A fare da cornice una spiaggia che, ben presto, suscita attenzioni impreviste e lo obbliga, in un crescendo di liti familiari e battibecchi con le autorità, a tenere testa alle istituzioni, chiamando a raccolta moglie e figli, per salvare l’onore e non solo. La sua dirompente genialità, a volte tradita dalla insufficiente scolarizzazione, lo rende protagonista di una vicenda paradossale, riflesso di uno spaccato dell’attuale società, dove tutto cambia, perché nulla cambi. Gli autori, abilissimi nel rendere visibili non solo le azioni, ma anche i sentimenti dei personaggi, consentono un’immedesimazione piena, una partecipazione totale a un susseguirsi di vicende caratterizzate da passaggi dialettali.
Tano, Cettina e persino i personaggi secondari diventano la famiglia del lettore, quella famiglia che, per chiunque, rappresenta il tipico nucleo di incontro e scontro. Tra le righe si assaporano gli stacchi generazionali tra genitori e figli, con i conseguenti tentativi più o meno riusciti di mantenere sani i rapporti; gli alti e bassi matrimoniali, conditi dalla presenza di parenti che non sempre sanno stare al proprio posto; e c’è la società, tutta, quella fatta di dicerie, di prese di posizioni, di errori raffazzonati, di verità rimestate. Si ride tanto, tantissimo, con Ho scritto Tano sulla sabbia. Si ride dall’inizio alla fine. Ma c’è davvero solo da ridere?
Beppe Liotta, designer e scrittore, acese di nascita, amante delle sfide e attento a ciò che, a primo impatto, non è percepibile su oggetti o pensieri che siano, si spinge alla formulazione delle più disparate forme espressive. Ha pubblicato un racconto nella raccolta Partiamo da qui (Imprimatur, 2017) e nei libri collettivi La ruota (Corsiero editore, 2021) e La cena degli onesti (Corsiero editore, 2022) di Igor Damiano e Cinzia Lacalamita; insieme a Loredana Mazzone ha scritto il romanzo L’amore al tempo dei voucher (Imprimatur, 2018).
Loredana Mazzone, nata a Mammola, vive e lavora in Sicilia. In cerca di continui stimoli, passa dalla professione medica all’esperienza imprenditoriale, coltivando, nel contempo, la passione per la scrittura. Le sue radici influenzano i suoi scritti, che danno voce ai più deboli, ai visionari, a chi ha lo sguardo puntato sul futuro, e alla natura, che sente appartenerle nel profondo. Ha pubblicato il romanzo Scivolata su una buccia di banana (Youcanprint, 2014); un racconto nella raccolta Partiamo da qui (Imprimatur, 2017) e nei libri collettivi La ruota (Corsiero editore, 2021) e La cena degli onesti (Corsiero editore, 2022) di Igor Damilano e Cinzia Lacalamita; insieme a Beppe Liotta ha scritto il romanzo L’amore al tempo dei voucher (Imprimatur, 2018).
anno: 2022
pagine: 132
formato: 14x21cm
ISBN: 979-12-80824-03-5